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338 Uomini della marina 1861-1946
MASCHERPA LUIGI Sempre imbarcato fino al 1925, fu in successione desti-
nato sulla corazzata Roma, sull’esploratore Guglielmo Pepe,
Contrammiraglio, medaglia
d’oro al valore militare alla me- nel 1923-1924 in comando della cannoniera Giuliana e quindi
della cannoniera di scorta Tolosetto Farinati, sul cacciatorpe-
moria, medaglia d’argento al va- diniere Fuciliere e comandante e caposquadriglia di M.A.S.
lore militare, croce al merito di Promosso nel 1926 capitano di corvetta, ebbe a Pola il coman-
guerra (due concessioni), ufficia- do del battaglione “San Marco” e nel 1931, capitano di fregata,
le dell’ordine della Corona d’Ita- fu imbarcato sulla nave da battaglia Duilio, per poi assumere
la, cavaliere dell’ordine colonia- l’incarico di sottocapo di stato maggiore del comando Marina
le della Stella d’Italia, cavaliere di Pola.
dell’ordine dei santi Maurizio e Durante la guerra italo-etiopica (1935-1936) fu in coman-
Lazzaro. Pilota d’idrovolante. do di unità ausiliarie e quindi, in Egeo, comandante del locale
Comandante in guerra di base na- gruppo M.A.S. Assegnato alla fine del 1936 al comando del
vale oltremare. Volontario della deposito C.R.E.M. di Taranto, vi rimase fino al 1942, a secon-
libertà, partigiano combattente. da guerra mondiale in corso, essendo stato trasferito nel 1937
Nato a Genova il 16 aprile del 1893, fu ammesso all’Acca-
demia Navale di Livorno nel 1911, conseguendo nel 1914 la nel ruolo “comandi marittimi”.
Già capitano di vascello, 1941, nel febbraio del 1942 fu
nomina a guardiamarina. Dopo una serie di imbarchi su unità destinato al comando della Marina dell’isola di Lero (Egeo),
maggiori, nel 1915, a prima guerra mondiale iniziata, conseguì dove fu colto dalla proclamazione dell’armistizio (8 settembre
il brevetto di pilota a bordo della nave appoggio idrovolanti 1943). In tale evento, alla caduta di Rodi, assunse di inizia-
Europa, dove fu promosso l’anno successivo sottotenente di tiva il comando militare marittimo dell’Egeo, e subito si di-
vascello. Imbarcato in seguito per brevi periodi su varie unità, stinse per l’opposizione alle forze germaniche, che tentavano
nel 1918, già tenente di vascello, fu fino al 1921 destinato a di conquistare l’isola, opponendo ferma resistenza anche con
bordo dell’incrociatore corazzato San Giorgio, facente parte l’aiuto delle forze britanniche, sbarcate, contrastando a queste
del Corpo d’occupazione dell’Albania e sul quale svolse il du- con altrettanto vigore ogni azione tendente a disconoscere e a
plice incarico di aiutante di bandiera dell’ammiraglio coman- mettere in discussione la propria azione di comando e la carica
dante superiore in Albania e di ufficiale di rotta, meritando nel istituzionale di governatore su territorio italiano. Grazie al suo
corso dell’azione navale contro Durazzo la medaglia d’argento fermo comportamento, si sviluppò la prima forma di coope-
al valore militare; fu quindi sull’esploratore Alessandro Poe- razione tra le forze armate italiane e quelle alleate, che por-
rio, unità anch’essa parte della componente navale del predet- tò a una fiera resistenza a fronte delle azioni germaniche che,
to Corpo di occupazione.
La bandiera della caserma della Marina, ultima ad essere ammainata. Lero, 17 novembre 1943.