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494 Uomini della marina 1861-1946
SIMION ERNESTO SIMONETTI DIEGO
Generale ispettore del Cor- Ammiraglio di armata, ca-
po delle armi navali, croce al valiere dell’ordine militare
merito di guerra, grande uffi- di Savoia, croce al merito di
ciale dell’ordine della Corona guerra, cavaliere di gran cro-
d’Italia e dell’ordine dei santi ce decorato del gran cordone
Maurizio e Lazzaro. dell’ordine della Corona d’Ita-
Studioso di tecnica applicata lia, grande ufficiale dell’ordine
alle armi navali e di radiotele- dei santi Maurizio e Lazzaro.
grafia. Scrittore. Nato a Gemona (Udine) il
Nato a Genova il 23 set- 14 giugno 1865, fu ammesso
tembre 1866, fu ammesso alla all’Accademia Navale di Li-
Scuola di Marina di Genova nel vorno nel 1881, conseguendo
1881, conseguendo la nomina a la nomina a guardiamarina
guardiamarina nel 1886. nel 1885. Da giovane ufficiale, nel 1886-1888 prese parte alla
Imbarcò sulla nave ausiliaria America, prendendo parte campagna in Pacifico dell’incrociatore Cristoforo Colombo e
alla campagna d’Africa del 1887-1888. Ebbe quindi i consueti nel 1889-1890 alla campagna in Mediterraneo orientale della
imbarchi su navi maggiori, tra i quali la pirofregata corazza- corvetta Caracciolo. Da tenente di vascello fu sull’ariete tor-
ta Ancona nel 1890-1891, anno in cui fu promosso tenente di pediniere Dogali nella campagna in centro America e coman-
vascello. dante di torpediniere (1898-1900); nel 1901 prese parte alla
Si distinse subito per la sua inclinazione agli studi di elet- campagna dell’Estremo Oriente. Capitano di corvetta nel 1902
trotecnica e di radiotelegrafia, conseguendo, tra l’altro, nel e capitano di fregata nel 1907, ebbe prevalenti destinazioni
1893 l’idoneità al servizio delle armi subacquee. d’imbarco, tra cui il comando di squadriglia di torpediniere
Alternò gli incarichi a bordo, effettuando il comando di (1909-1911); fu anche destinato al ministero e all’ufficio idro-
torpediniere nel 1899-1902, con quelli a terra al ministero. grafico del 3° Dipartimento (Venezia) come direttore.
a
Ricevette nel 1899 la medaglia d’argento di 2 classe per la Promosso capitano di vascello nel 1911, prese parte alla
realizzazione di un importante strumento elettrico. Capitano guerra italo turca (1911-1912) in comando dell’ariete torpedi-
di corvetta nel 1902, capitano di fregata nel 1908 e capitano niere Etna, e all’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondia-
di vascello nel 1911, continuò i suoi studi sulle armi navali le (24 maggio 1915), in comando dell’incrociatore corazzato
destinato quale direttore presso la direzione artiglieria e ar- Francesco Ferruccio, partecipò a importanti operazioni nava-
mamenti del 2° Dipartimento militare marittimo (Napoli) nel li. Si distinse particolarmente nell’azione di bombardamento
1912-1914 e poi presso quella del 1° Dipartimento (Spezia) di Ragusa (18 luglio 1915) quando, in seguito all’affondamen-
nel 1915-1916, ricevendo un encomio solenne nel 1913 e nu- to della nave ammiraglia, l’incrociatore corazzato Giuseppe
merosi riconoscimenti. Garibaldi, assunse il comando della divisione provvedendo
Promosso contrammiraglio nel 1916, fu prima vicediretto- al salvataggio dei naufraghi e a sventare ogni altra azione dei
re della direzione generale artiglieria e armamenti al ministero sommergibili nemici. Promosso contrammiraglio nel 1916,
e dal 1918 al 1921 fu direttore generale, conseguendo la pro- venne chiamato all’incarico di capo di stato maggiore delle
mozione a viceammiraglio nel 1920. Forze navali mobilitate. Assunse poi il comando superiore na-
Infine fu vicepresidente del Consiglio superiore di Marina vale in Albania, concorrendo efficacemente con il comando
fino al 1922. dell’Esercito, anche con suo intervento personale, a molte ope-
A disposizione del ministero fino al 1925, quando fu collo- razioni combinate: protezione dei convogli, bombardamento
cato in aspettativa per riduzione dei quadri. Nel 1934 assunse della costa e dei porti e appoggio alle truppe in operazioni lun-
la denominazione di grado di generale ispettore del Corpo del- go la litoranea, contribuendo efficacemente all’avanzata dei
le armi navali. reparti terrestri. Per la sua attività in guerra fu insignito della
Morì a Roma il 19 febbraio 1935. croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia e della croce
Esponente di rilievo del ruolo degli ufficiali di vascello al merito di guerra.
specialisti di armi navali prima dell’istituzione del Corpo. Promosso viceammiraglio nel 1918, nel dopoguerra, dopo
Fu autore di pregevoli monografie tecniche sulle armi na- il comando del Dipartimento militare marittimo di Napoli, nel
vali e storiche di Marina, tra cui si ricordano: “Fasti navali 1919 assunse il comando del Dipartimento e della piazza di
italiani dal 1801 al 1815”, Rivista Marittima, gennaio-marzo Venezia, nel delicato periodo delle occupazioni adriatiche. Dal
1928; La campagna navale di Siria del 1840, Roma, Ufficio novembre 1920 al febbraio 1921 fu chiamato ad assumere il
del capo di stato maggiore della Marina, 1933; Il contribu- comando in capo delle forze navali in Alto Adriatico nel corso
to dato dalla R. Marina allo sviluppo della radiotelegrafia, dell’occupazione di Fiume da parte dei legionari fiumani di
Roma, Ufficio del capo di stato maggiore della Marina, 1927. D’annunzio. Ebbe il compito di imporre il blocco alla città e al
litorale, disponendone infine lo sgombero con azione di bom-
bardamento, che passò alla storia come il “Natale di sangue”.
Assunse quindi il comando in capo della piazza marittima di

