Page 498 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               tività. Ebbe poi il comando della nave da battaglia Conte di   scelta eccezionale nel 1936, ammiraglio di divisione nel 1938
               Cavour (1913-1915).                                     e ammiraglio di squadra nel 1939. In tale periodo (1935-1938)
                  Contrammiraglio nel 1915, ebbe durante il conflitto il co-  fu capo di Gabinetto del ministro della Marina, carica retta dal
                           a
                                                                                                            a
               mando della 2 Divisione navale, dell’Accademia Navale, del-  capo del governo, e poi comandante della 7 Divisione navale
                  a
               la 3 Divisione navale, del Dipartimento militare marittimo di   (1938-1939), impegnata nel viaggio di circumnavigazione poi
               Taranto; infine, promosso viceammiraglio nel gennaio 1918,   limitato a una crociera in Sud America, nel corso della quale,
               ebbe il comando in capo della Squadra da battaglia, che la-  tra  le  molte  entusiastiche  accoglienze  delle  comunità  italia-
               sciò nel luglio 1919. Resse tali importanti cariche con abituale   ne, si verificarono anche incidenti con le popolazioni locali,
               energia e intelligente attività, provvedendo alla perfetta orga-  tanto che ne fu decisa l’interruzione, anche per il precipitare
               nizzazione delle forze al suo comando, che portò alla massima   degli avvenimenti internazionali. Nell’agosto 1939 assunse la
               efficienza; per la sua opera in guerra fu insignito della croce di   carica di sottocapo di stato maggiore della Marina, che tenne
               ufficiale dell’ordine militare di Savoia e della croce al merito   fino al dicembre 1940, a secondo conflitto mondiale in corso.
               di guerra.                                              Fu quindi comandante del Dipartimento militare marittimo di
                  Assunse quindi il comando in capo della Squadra del Le-  Taranto fino all’aprile 1943, quando assunse il comando delle
               vante fino al 1920. Fu poi comandante in capo del Dipartimen-  forze navali di protezione del traffico, fino all’armistizio dell’8
               to militare marittimo di Spezia (1920-1921) e segretario ge-  settembre 1943.
               nerale del ministero della Marina (1921-1922). Nel dicembre   Rimase in territorio occupato dalle forze germaniche senza
               1922 assunse il comando in capo delle Forze navali del Medi-  collaborare con esse, ma dopo la liberazione di Roma, consi-
               terraneo, conducendo in tale veste l’occupazione di Corfù del   derato uomo vicino al regime – dal quale aveva tratto vantag-
               settembre 1923.                                         gi, conseguendo tra l’altro la promozione a contrammiraglio
                  Promosso viceammiraglio di armata nel 1923 e ammiraglio   senza aver compiuto il prescritto periodo di comando navale
               di armata nel 1926, fu presidente del Comitato degli ammira-  grazie a una legge ad personam, subito dopo abrogata – incor-
               gli, presidente del Consiglio superiore di Marina fino al dicem-  se nel provvedimento di epurazione e fu collocato in ausiliaria
               bre 1926, quando fu collocato in ausiliaria a domanda.  a far data dal gennaio del 1945. Il provvedimento fu poi revo-
                  Fu nominato senatore del Regno il 2 marzo 1929.      cato a seguito di ricorso nel dicembre 1947, venendo quindi
                  Morì a Roma il 29 novembre 1954.                     riammesso nei ruoli nella posizione a disposizione. Nel 1949
                                                                       assunse la carica di presidente del Centro Alti Studi Militari
                                                                       (CASM), che mantenne fino al 1956.
               SOMIGLI ODOARDO                                            Morì a Roma il 24 febbraio 1967.
                  Ammiraglio  di  squadra,  ca-
               valiere  e  ufficiale  dell’ordine                      SOMMI PICENARDI
               militare di Savoia, croce al me-                        GALEAZZO
               rito di guerra, cavaliere  di gran
               croce decorato del gran cordone                            Capitano  di  vascello,  meda-
               dell’ordine  della  Corona  d’Ita-                      glia  d’oro  al  valore  di  Marina
               lia,  grande  ufficiale  dell’ordine                    alla memoria, croce al merito di
               dei  santi  Maurizio  e  Lazzaro  e                     guerra, ufficiale dell’ordine della
               dell’ordine coloniale della Stella                      Corona d’Italia e dei santi Mauri-
               d’Italia, grande ufficiale dell’or-                     zio e Lazzaro.
               dine della Repubblica Italiana.                            Nato  a  Corte  dei  Frati  (Cre-
                  Nato  a  Spezia  il  12  ago-                        mona) il 2 agosto 1870, entrò nel
               sto 1892, fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel   1882  all’Accademia  Navale  di
               1909, conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1912. Da   Livorno conseguendo la nomina
               sottotenente di vascello prese parte alla prima guerra mondia-  a  guardiamarina  nel  1887.  Nei
               le (1915-1918) imbarcato sull’incrociatore corazzato Pisa e,   gradi di ufficiale subalterno ebbe varie destinazioni di imbarco,
               promosso tenente di vascello nel 1916, sul sommergibile F5,   tra le quali l’incrociatore Cristoforo Colombo, l’avviso Agosti-
                                     a
               prima come ufficiale in 2 e poi come comandante. Nel 1922-  no Barbarigo, impegnato in una delicata missione diplomatica
               1924 fu comandante del sommergibile X3. Capitano di corvet-  in Mar Rosso, e la nave posacavi Città di Milano; fu nel 1891
               ta nel 1924 e capitano di fregata nel 1930, ebbe il comando del   promosso tenente di vascello. Nel 1893 fu destinato alla di-
               cacciatorpediniere Quintino Sella (1928-1929) e fu comandan-  rezione artiglieria e torpedini del 1° Dipartimento marittimo
                    a
               te in 2 della nave reale Savoia durante il viaggio del sovrano in   a Spezia, cui fece seguito un lungo periodo di imbarco sulla
               Eritrea (ottobre 1932). Tra le destinazioni a terra, l’Accademia   corazzata Sicilia (1894-1897), impegnata, fra l’altro, nelle ac-
               Navale nel 1929-1932.                                   que del Levante in occasione della crisi di Creta (1896-1897).
                  Dopo il comando della squadriglia cacciatorpediniere con   Espletò nel 1901 il comando sulla torpediniera 90 S, sulla tor-
               insegna sul Folgore, nel 1935 fu promosso capitano di vascel-  pediniera avviso Aquila, e per breve tempo sulle golette scuola
               lo, iniziando una folgorante carriera, che lo portò in quattro   mozzi e timonieri Miseno e Palinuro, sulla quale fu promosso
               anni  al  grado  di  ammiraglio  di  squadra:  contrammiraglio  a   capitano di corvetta.
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