Page 503 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               Marina con l’incarico di ispettore delle armi e munizioni, con-  di concentramento in Germania, dal quale rientrò nel settem-
               seguendo la promozione a contrammiraglio nel gennaio 1943.   bre del 1945. Le decorazioni al valore e la croce di cavaliere
               All’armistizio dell’8 settembre 1943, pur non essendo uomo di   dell’ordine militare d’Italia premiarono il suo comportamento
               fervente fede fascista, aderì alla R.S.I., raggiunse il Nord e il   in guerra, nella resistenza a Lero e in prigionia.
                                                                                                       a
               successivo 28 ottobre assunse l’incarico di capo di stato mag-  Nel dopoguerra fu comandante in 2  della nave da battaglia
               giore della Marina repubblicana. Dal febbraio 1944 al febbraio   Vittorio Veneto (1946-1947), coadiutore all’Istituto di guerra
               1945 ne fu anche sottosegretario di Stato.              marittima (1947-1949) e comandante di una squadriglia tor-
                  Nel  dopoguerra,  con  provvedimento  dell’Alto  Commis-  pediniere. Promosso capitano di vascello nel 1950, resse per
               sariato per l’epurazione, in considerazione delle alte cariche   cinque anni l’ufficio piani ed operazioni dello stato maggio-
               rivestite nella Marina della R.S.I., incorse nella cancellazione   re della Marina, indi comandò la Scuola di comando navale
               dai ruoli e nella perdita del grado a far data dal 21 giugno 1945.   (1955-1956), e fu poi capo di stato maggiore aggiunto al co-
               Tale provvedimento fu poi annullato nel 1950 e fu collocato in   mando in capo della squadra navale.
               congedo assoluto a partire dalla stessa data.              Promosso contrammiraglio nel 1957 e ammiraglio di divi-
                  Morì a Roma il 13 febbraio 1964.                     sione nel 1962, fu comandante dell’Istituto di guerra marittima
                                                                       per oltre quattro anni, comandante della 1  Divisione navale
                                                                                                           a
                                                                       (1962-1963)  e  direttore  generale  degli  ufficiali  e  dei  servi-
               SPIGAI VIRGILIO                                         zi militari e scientifici. Promosso ammiraglio di squadra nel
                                                                       1964, fu nominato consigliere militare del presidente della Re-
                  Ammiraglio  di  squadra,  ca-
               valiere dell’ordine militare d’Ita-                     pubblica e dal settembre 1968 all’ottobre 1970 fu capo di stato
                                                                       maggiore della Marina.
               lia, medaglia di bronzo al valore                          Morì a Roma il 30 luglio 1976.
               militare  (tre concessioni di cui                          Fu uomo dai molteplici interessi: profondo conoscitore del-
               due sul campo), croce al merito                         la scienza dell’organizzazione, a lui si deve la legge d’avan-
               di guerra (due concessioni), ca-                        zamento degli ufficiali del 1955. Scrittore, collaboratore della
               valiere dell’ordine della Corona                        Rivista Marittima, si ricordano, tra le altre, Il Mediterraneo
               d’Italia  e  dell’ordine  coloniale                     legionario, Roma, Stato maggiore della Marina, 1941; Lero,
               della  Stella  d’Italia,  cavaliere                     Livorno, Società editrice Tirrena, 1949; Cento uomini contro
               di gran croce dell’ordine della                         due flotte, Livorno, Società Editrice Tirrena, 1951 e Il proble-
               Repubblica  Italiana.  Sommergi-                        ma navale italiano, Roma, Editore Vito Bianco, 1963.
               bilista.  Volontario  della  libertà,
               partigiano combattente. Capo di
               stato maggiore della Marina. Scrittore.                 SPORTIELLO ETTORE
                  Nato a Spezia il 24 settembre 1907, fu ammesso all’Acca-
               demia Navale di Livorno nel 1923, conseguendo la nomina a   Ammiraglio  di  squadra,  ca-
               guardiamarina nel 1928 con sciabola d’onore. Da sottotenente   valiere  dell’ordine  militare  di
               di vascello, nel 1931-1933 fu destinato in Cina, a Shanghai,   Savoia, croce di guerra al va-
               quale  ufficiale  di  rotta  della  cannoniera  fluviale  Sebastiano   lore militare, croce al merito di
               Caboto colà stazionaria. Dopo il rimpatrio, promosso tenen-  guerra,  cavaliere  di  gran  croce
               te di vascello, ebbe imbarco sugli esploratori Leone e Nicolò   dell’ordine  della  Corona  d’Ita-
               Zeno, quindi nel 1935-1937 fu in Accademia Navale quale uf-  lia, commendatore dell’ordine
               ficiale agli allievi e nel 1937-1938 fu primo direttore del tiro   dei  santi  Maurizio  e  Lazzaro.
               sull’incrociatore Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi.   Governatore del possedimento
                  Nel 1940, dopo aver frequentato la scuola di comando na-  dell’Egeo. Comandante in guer-
               vale, promosso capitano di corvetta, assunse il comando del   ra di settore  militare  marittimo
               sommergibile  Ametista,  ove  lo  colse  l’entrata  dell’Italia  nel   oltremare.
               secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940). Promosso ca-  Nato a Torre del Greco (Na-
               pitano di fregata nel gennaio 1943 e sbarcato dall’Ametista,   poli) il 26 ottobre 1882, nel 1901 fu ammesso all’Accademia
               fu successivamente in comando del 5° Gruppo sommergibili a   Navale di Livorno, conseguendo nel 1904 la nomina a guardia-
               Lero (Egeo) ove l’8 settembre 1943 fu colto dall’armistizio. Il   marina. Dopo i consueti imbarchi da ufficiale subalterno (tra
               giorno dopo assunse il comando della difesa contraerea e del   cui la corazzata Emanuele Filiberto e la nave ausiliaria Bronte)
               fronte a mare dell’isola. La guarnigione di Lero, al comando   da sottotenente di vascello, imbarcato sulla corazzata Napo-
               del contrammiraglio Luigi Mascherpa (vds.) rifiutò la collabo-  li, prese parte alle operazioni di soccorso delle popolazioni di
               razione con le autorità germaniche e si oppose con strenua de-  Messina e di Reggio Calabria, funestate dal tremendo terremo-
               terminazione e ferma volontà combattiva alle incursioni aeree   to del 1908, meritando la medaglia di bronzo di benemerenza,
               e ai tentativi di sbarco delle forze germaniche, dando luogo a   e nel 1911-1912, imbarcato sull’ariete torpediniere Piemonte,
               un’epica resistenza durata sessantasette giorni. Infatti solo il   partecipò in Mar Rosso alla guerra italo turca, meritando una
               17 novembre l’isola capitolò con spietate esecuzioni e l’av-  croce di guerra al valore militare. Da tenente di vascello a bor-
               vio in prigionia dei superstiti. Anch’egli fu avviato in campo   do delle corazzate Napoli, Re Umberto e Giulio Cesare e in
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