Page 502 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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502                                           Uomini della marina  1861-1946



               SPALICE LUIGI                                           de dell’armistizio. Dal 1945 fu presidente dell’Associazione
                                                                       d’Arma Gruppi Marinai d’Italia, e dal 1954 primo presiden-
                  Ammiraglio  di divisione,
               croce di guerra al valore milita-                       te  nazionale  dell’Associazione  Nazionale  Marinai  d’Italia
                                                                       (A.N.M.I.).
               re (due concessioni), grande uf-                           Chiamato a reggere tale carica, al termine della guerra, in
               ficiale  dell’ordine  della  Corona                     un periodo di grande crisi e travaglio spirituale seppe tenere
               d’Italia,  ufficiale  dell’ordine  dei                  alti i valori della tradizione e dell’onore della Forza Armata,
               santi Maurizio e Lazzaro, grande                        contribuendo  notevolmente  alla  divulgazione  e  promozione
               ufficiale dell’ordine della Repub-                      dell’associazione sul territorio. Cessò dall’incarico nel 1964,
               blica  Italiana.  Primo  presiden-                      lasciando un sodalizio compatto nei valori istituzionali e me-
               te  dell’Associazione  Nazionale                        more del servizio prestato in Marina.
               Marinai d’Italia.                                          Morì a Roma il 3 febbraio 1974.
                  Nato  a  Napoli  il  16  febbra-
               io  1880,  fu  ammesso  nel  1898
               all’Accademia  Navale  di Livor-                        SPARZANI GIUSEPPE
               no, conseguendo nel 1902 la no-
               mina a guardiamarina. Nei gradi di ufficiale subalterno ebbe   Contrammiraglio,  medaglia
               imbarchi su navi maggiori, tra le quali le corazzate Ammira-  d’argento al valore militare (due
               glio di Saint Bon, Sardegna e Re Umberto; tenente di vascello   concessioni, di cui una sul cam-
               nel 1911, partecipò alla guerra italo turca a bordo della co-  po), medaglia di bronzo al valore
               razzata Re Umberto e dell’incrociatore corazzato San Giorgio.   militare, croce di guerra al valore
               In comando di torpediniere nel corso della guerra 1915-1918   militare,  commendatore  dell’or-
               (59 OL e 55 AS), meritò due croci di guerra al valore milita-  dine della Corona d’Italia.
               re. Capitano di corvetta nel 1918, fu dapprima a bordo dell’e-  Nato a Venezia il 19 ottobre
               sploratore Marsala e quindi in comando, in successione, dei   1899, fu ammesso all’Accademia
               cacciatorpediniere Vincenzo Giordano Orsini, impegnato nelle   Navale di Livorno nel 1912, con-
               operazioni di occupazione dell’Albania, e Ascaro. Nel 1923,   seguendo  la  nomina  a  guardia-
               durante la crisi di Corfù, fu addetto al governatorato dell’isola   marina nel 1916. Prese parte alla
               e quindi destinato al comando in capo del Dipartimento milita-  prima guerra mondiale, imbarca-
               re marittimo di Taranto.                                to sull’incrociatore corazzato San
                  Capitano di fregata nel 1924, fu destinato al comando in   Marco, e alle occupazioni adriatiche sulla nave da battaglia
               capo del Dipartimento militare marittimo di Spezia e quindi   Conte di Cavour. Nel dopoguerra, tenente di vascello, fece par-
               all’Istituto di Guerra Marittima quale frequentatore. Nel 1927   te nel 1920 della missione navale italiana a Cherbourg (Fran-
               assunse in via temporanea (due mesi) la carica di capo di stato   cia) e, dopo vari imbarchi, fu aiutante di bandiera dell’ammi-
               maggiore del Dipartimento militare marittimo di Spezia, venen-  raglio comandante militare marittimo di Pola (1924-1925) e
               do poi destinato alla Direzione armi e armamenti navali dello   quindi comandante della cannoniera Marechiaro (1925-1926).
               stesso comando. Nel 1928-1929 fu in comando dell’esploratore   Capitano di corvetta nel 1928 e capitano di fregata nel 1933,
               Premuda e quindi destinato al comando superiore del C.R.E.M.   ebbe un lungo imbarco da direttore del tiro sull’incrociatore
               quale capo ufficio studi e scuole. Capitano di vascello nel 1930,   Trento  (1928-1930)  e  fu  in  comando  dei  cacciatorpediniere
               ebbe l’incarico di addetto navale in Spagna e Portogallo, che   Giuseppe La Masa, Ostro e Saetta. Tra le destinazioni a terra,
               mantenne fino al 1932 per poi assumere in successione il co-  la Commissione permanente degli esperimenti dei materiali da
               mando delle navi da battaglia Giulio Cesare e Andrea Doria;   guerra e lunghe missioni in Germania. Nel 1936-1937 fu co-
               nel 1933-1934 fu in comando dell’incrociatore Zara.     mandante dell’incrociatore corazzato San Giorgio, impegnato
                  Capo di stato maggiore del comando militare marittimo in   nelle operazioni militari in Spagna come nave ammiraglia.
               Sicilia (1934-1935) e comandante della difesa contro aerea di   Promosso  capitano  di  vascello  nel  gennaio  1938,  nello
               Taranto (1935-1936), fu collocato in ausiliaria dal 1935 con   stesso anno assunse il comando dell’incrociatore Fiume e l’an-
               richiamo in servizio per esigenze connesse alle operazioni mi-  no seguente fu destinato all’allestimento della nave da batta-
               litari in Africa Orientale. Esonerato dal servizio e promosso   glia Vittorio Veneto, ove venne a trovarsi all’entrata in guerra
               contrammiraglio  nella  riserva  nel  1938,  fu  nell’imminenza   dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) e
               della seconda guerra mondiale nuovamente richiamato, assu-  di cui assunse il comando nel settembre 1940. Con essa prese
               mendo nel 1939 il comando della piazza militare marittima di   parte, tra gli altri, agli scontri navali di Capo Teulada, di Gaudo
               Taranto. Nel 1940 fu comandante militare marittimo dell’Al-  e Capo Matapan, lasciando il comando nel febbraio 1942. Per
               bania e quindi di Marina Valona.                        la sua attività in guerra fu insignito delle decorazioni sopra
                  Nel  1941-1942,  già  promosso  ammiraglio  di  divisione,   riportate: in particolare, affrontando con risolutezza le forma-
               ebbe la carica di comandante militare marittimo di Brindisi   zioni navali avversarie, subì due siluramenti, uno da aereo e
               e della piazza. Fu quindi dal maggio del 1943 membro della   uno da sommergibile, ai quali reagì con calma e cosciente sere-
               Commissione prigionieri di guerra fino all’esonero dal servi-  nità, assicurando la stabilità della nave e il rientro con i propri
               zio a fine settembre dello stesso anno a seguito delle vicen-  mezzi alla base. Fu quindi destinato allo stato maggiore della
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