Page 499 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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dante Picenardi, colpito e con gravi ustioni, si prodigò con am-
La nave da mirevole coraggio e abnegazione nel tentativo di salvataggio
battaglia Leonardo della nave e dell’equipaggio. Ricoverato in gravi condizioni in
da Vinci, che
al comando di ospedale, morì in conseguenza delle ustioni riportate, meritan-
Sommi Picenardi do la medaglia d’oro al valore di Marina.
il 2 agosto 1916
affondò nel Mar
Piccolo a Taranto SORCINELLI CARLO
per azione di
sabotaggio. Sottotenente di vascello, me-
daglia d’oro al valore militare
alla memoria, medaglia di bronzo
al valore militare sul campo, cro-
ce di guerra al valore militare sul
campo (due concessioni).
Nato a Porto Recanati (Ma-
cerata) il 27 febbraio 1920, fu
ammesso all’Accademia Navale
di Livorno nel 1938, conseguen-
do la nomina a guardiamarina
nel 1941. Imbarcò sull’incrocia-
tore Luigi di Savoia Duca degli
Abruzzi, sul quale prestò servizio per circa un anno, passando
poi, promosso sottotenente di vascello, sull’incrociatore Gio-
vanni delle Bande Nere quale ufficiale di rotta. Su queste unità
prese parte a numerose missioni di guerra, distinguendosi per
fermezza, sereno coraggio e alto senso del dovere, meritando
una medaglia di bronzo e due croci di guerra al valore milita-
Dopo un periodo di destinazione a terra, 1904-1905 quale
direttore dell’ufficio idrografico del 1° Dipartimento e quindi, re, tutte sul campo. A maggio 1943 imbarcò sulla nave scuola
Amerigo Vespucci, destinato in Accademia quale insegnante e
1905-1907, presso il ministero a Roma, fu promosso capitano con la quale all’armistizio dell’8 settembre si trasferì a Brindisi.
di fregata nel 1909, con imbarco prevalente sull’incrociatore Successivamente operò nell’ambito del gruppo mezzi d’as-
corazzato San Marco; nel 1911 fu in comando dell’ariete tor- salto, finché nel dicembre 1943 ebbe il comando del MAS 505
pediniere Piemonte e quindi del gemello Calabria, col quale della flottiglia della Maddalena. Il 10 aprile 1944, al coman-
fu in Cina, occupandosi con molta attività nella navigazione do della sua unità, nel corso dello svolgimento di una delicata
fluviale sullo Yang-tze-Kiang. Sulla stessa unità fu nel corso missione presso il comando francese di Bastia (Corsica), cade-
del conflitto italo turco in Mar Rosso impegnato in missioni di va vittima di un efferato atto di ammutinamento dell’equipag-
bombardamento di fortificazioni nemiche, meritando per l’a- gio insieme al capitano di fregata Pucci Boncambi (vds.) e al
zione contro il forte Warner sulle coste yemenite, la croce di tenente di vascello Sarti (vds.).
ufficiale della Corona d’Italia. La concessione della medaglia d’oro al valore militare alla
Capitano di vascello nel 1913, fu in comando dell’incrocia-
tore corazzato Marco Polo, distaccato nelle acque dell’Estre- memoria coronò il suo sacrificio.
mo Oriente, rendendosi noto per aver risalito per 700 miglia
lo Yang-tze-Kiang, dove nessuna nave di quel dislocamento si SORRENTINO GIORGIO
era mai spinta e con navigazione notturna fra ardui pericoli di
carattere nautico, dimostrando sempre grande abilità marina- Capitano di vascello, com-
resca. Richiamato in Patria dall’incalzare degli eventi concer- mendatore dell’ordine della Co-
nenti la prima guerra mondiale, fu per breve tempo in coman- rona d’Italia e dell’ordine dei
do dell’incrociatore corazzato Francesco Ferruccio e quindi santi Maurizio e Lazzaro. Co-
della nuova nave da battaglia Leonardo da Vinci, dove lo colse mandante superiore navale in
l’entrata in guerra dell’Italia (24 maggio 1915). Africa Orientale. Commissario
La sera del 2 agosto del 1916, mentre l’unità si trovava al straordinario del Benadir.
suo normale posto d’ormeggio a Taranto nel Mar Piccolo, uno Nato a San Giorgio a Cre-
scoppio dovuto a sabotaggio diede origine a un furioso quanto mano (Napoli) il 9 maggio
violento incendio che si propagò per tutta la nave, nonostan- 1847, fu ammesso alla locale
te gli sforzi dell’equipaggio per estinguerlo, creando ulteriori Scuola di Marina nel 1862, con-
scoppi e la deflagrazione delle munizioni nei depositi. La nave seguendo la nomina a guardia-
sbandò fortemente, fino al completo capovolgimento, con la marina nel 1866. Nello stesso
perdita di 21 ufficiali e 227 sottufficiali e marinai. Il coman- anno prese parte alla campagna

