Page 509 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               TABACCHI WALTER                                            Nato a Noto (Siracusa) il 1° novembre 1900, fu ammesso
                                                                       all’Accademia Navale di Livorno nel 1915, conseguendo la
                  Sottocapo  specialista  della
               direzione del tiro (S.D.T.), meda-                      nomina a guardiamarina nel 1920. Prese parte, ancora allievo,
                                                                       al primo conflitto mondiale durante le campagne estive delle
               glia d’oro al valore militare alla                      navi scuola e, nel dopoguerra, ebbe i consueti imbarchi da uffi-
               memoria, croce di guerra al va-                         ciale subalterno. Promosso tenente di vascello nel 1925, conse-
               lore militare sul campo, croce al                       guita l’abilitazione al servizio elettrico e radiotelegrafico, ebbe
               merito di guerra (tre concessio-                        un lungo imbarco sulla nave da battaglia Andrea Doria, e nel
               ni). Partigiano combattente.                            1933 frequentò la Scuola di comando navale, assumendo poi il
                  Nato  a  Modena  il  7  luglio
               1917, nell’agosto 1936 si arruolò                       comando di torpediniere. Nel 1936, già capitano di corvetta, in
                                                                       comando del cacciatorpediniere Daniele Manin in Mar Rosso,
               volontario  nella  Regia  Marina  e                     prese parte alle operazioni militari in Africa Orientale. Dal no-
               fu ammesso al corso allievi spe-                        vembre 1936 al settembre 1938, nel corso delle operazioni mi-
               cialisti del tiro presso la Scuola                      litari in Spagna, operò come ufficiale di collegamento presso il
               di San Bartolomeo alla Spezia. Prosciolto durante il corso e   quartier generale del Regio Esercito. Ebbe quindi il comando
               aggregato alla propria classe di leva, nel maggio 1939, ultimati   del nuovo avviso scorta Procione e della relativa squadriglia,
               gli obblighi del servizio militare, fu trattenuto in servizio per   in attività nelle acque spagnole, ricevendo una croce al merito
               esigenze eccezionali. L’entrata dell’Italia nel secondo conflitto   di guerra.
               mondiale (10 giugno 1940) lo colse imbarcato sul cacciatorpe-  Promosso capitano di fregata nel 1939, fu comandante in
               diniere Francesco Crispi, sul quale era destinato sin dal 1937.   2  dell’incrociatore Alberico da Barbiano, sul quale lo colse
                                                                        a
               Promosso sottocapo nel 1941, sbarcò nel febbraio 1942, me-  l’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940). Dopo un breve
               ritando per la sua attività bellica una croce di guerra al valore   periodo presso l’Alto comando della Marina (Supermarina),
               militare sul campo e fu quindi destinato alla difesa della Spezia.  nell’aprile  1941  assunse  il  comando  del  cacciatorpediniere
                  All’armistizio  dell’8  settembre  1943  rifiutò  la  collabora-
               zione con le forze germaniche di occupazione e raggiunse le   Antonio da Noli e, dall’agosto dello stesso anno, del caccia-
                                                                       torpediniere Libeccio: con tali unità compì numerose missioni
               formazioni  patriottiche  operanti  sull’Appennino  ligure  emi-  di guerra e di scorta a convogli in acque fortemente insidiate
               liano, combattendo con esse e rimanendo gravemente ferito   dal nemico. Nel corso di una di tali missioni, il 9 novembre
               nell’azione del 29 aprile 1944 in località Crocette. Trasportato   1941, la sua unità, il Libeccio, intenta al recupero di naufra-
               all’ospedale di Modena, decedette lo stesso giorno per la gra-  ghi, fu colpita da siluro, restando immobilizzata: resosi vano
               vità delle ferite riportate.                            ogni tentativo di salvare la nave per la gravità dei danni, con
                  Per il comportamento in azione e per il sacrificio della vita
               meritò la medaglia d’oro al valore militare.            fermezza diresse le operazioni per porre in salvo l’equipaggio.
                                                                       Egli stesso, rimasto a bordo della sua nave in affondamento,
                                                                       venne riportato a galla da una bolla d’aria. Nel gennaio 1942
                                                                       assunse il comando del cacciatorpediniere Legionario, che la-
               TAGLIAMONTE CORRADO
                                                                       sciò nel successivo mese di dicembre per assumere, promosso
                  Ammiraglio  di  squadra,  me-                        capitano di vascello, il comando della torpediniera Pallade e
               daglia d’argento al valore militare                     della relativa squadriglia, che tenne fino al 31 agosto 1943. Per
               sul campo, medaglia di bronzo al                        la sua attività in guerra, sempre improntata a spirito combatti-
               valore militare sul campo, croce                        vo e ardimento, fu insignito delle numerose decorazioni sopra
               di  guerra  al  valore  militare  (tre                  riportate. Il governo germanico gli conferì la croce di ferro di
                                                                        a
               concessioni), croce al merito di                        2 classe.
               guerra (due concessioni), com-                             All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a Taranto,
               mendatore  dell’ordine  della  Co-                      capo di stato maggiore del Comando militare marittimo, assu-
               rona d’Italia, ufficiale dell’ordine                    mendo due mesi dopo il comando della nave da battaglia Caio
               dei santi Maurizio e Lazzaro, ca-                       Duilio, che tenne fino al maggio 1945. Fu quindi capo di stato
               valiere di gran croce dell’ordine                       maggiore del comando militare marittimo autonomo della Si-
               della Repubblica Italiana.                              cilia (1945-1948), del Dipartimento militare marittimo della
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