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534 Uomini della marina 1861-1946
te nel 2004. Il titolo evidenzia la modestia dell’autore, che può
anche dirsi “uomo fortunato” ma che della sua fortuna è stato
artefice operando sempre, in pace e in guerra, con abnegazio-
ne, sacrificio e dedizione al servizio.
VALLI MARIO
Capitano di fregata, ufficiale
dell’ordine della Corona d’Italia,
cavaliere dell’ordine dei santi
Maurizio e Lazzaro. Scrittore.
Nato a Narni (Perugia) il 7
gennaio 1872, entrò a quattordi-
ci anni all’Accademia Navale di
Livorno, conseguendo nel 1891
la nomina a guardiamarina. Nei
gradi di ufficiale subalterno dopo
un breve imbarco sulla pirofre-
gata Vittorio Emanuele, fu nel periodo 1892-1893 a bordo
della corazzata Lepanto, e quindi da tenente di vascello nel
1896 prese parte alla crociera estiva degli allievi dell’Accade-
mia Navale sulla nave scuola Flavio Gioia. Durante la sosta a
Ponta Delgada (Isole Azzorre) fu protagonista di un episodio
di altruismo, riuscendo a bloccare, a grave rischio personale, la
corsa di un cavallo imbizzarrito che trainava una carrozza con
una signora e il proprio figlioletto. L’episodio ebbe risonan-
za, e il governo portoghese riconoscendone il merito lo insignì
della medaglia di “Filantropia e generosità”. Proseguì gli im-
barchi sull’ariete torpediniere Liguria e quindi sulla corazzata
Lepanto, dove rimase fino al luglio del 1900.
Nel periodo 1900-1901 prese parte alla campagna in Estre-
mo Oriente prima come comandante militare del piroscafo
noleggiato San Gottardo, destinato a portare materiale e rifor- mo conflitto mondiale (24 maggio 1915) lo colse a bordo della
nimenti al corpo di spedizione in Cina. Prese quindi parte alla nuova nave da battaglia Duilio nell’incarico di comandante in
a
campagna dell’Estremo Oriente (Cina) rimpatriando nel 1901. 2 . Fu quindi destinato a terra presso il Dipartimento militare
Dopo una lunga destinazione a terra al ministero della Mari- marittimo di Napoli (1916) e al ministero della Marina presso
na, nel 1905 ebbe il comando di torpediniere tipo “Schichau”, la direzione generale degli ufficiali.
della torpediniera-avviso Nibbio e di altre unità in imbarchi Morì a Roma il 25 aprile 1918.
che durarono a lungo, fino al 1911, interrotti nel 1908-1909 da Nel 1905, tenente di vascello, a seguito della sua personale
una destinazione a terra a Venezia quale ufficiale istruttore del esperienza nella campagna in Estremo Oriente, scrisse Gli av-
locale tribunale militare. venimenti in Cina nel 1900 e l’azione della R. Marina italiana,
Capitano di corvet- edito in Milano da Hoepli, una ponderosa opera sull’attività
ta nel 1911, partecipò della Marina in campo navale e terrestre che copre con dovizia
al conflitto italo turco di particolari e in maniera esauriente l’intervento italiano in
del 1911-1912, meri- Cina, volgarmente noto come spedizione contro la rivolta dei
tando la croce di ca- boxer.
valiere dell’ordine dei Un’altra bella pagina di storia della Marina italiana ampia-
santi Maurizio e Laz- mente testimoniata.
zaro; nel 1913-1914 fu
in comando del nuovo
cacciatorpediniere In- VALSECCHI GIUSEPPE
domito, per breve tempo Generale ispettore del Corpo del genio navale, cavaliere di
degli incrociatori Etna e gran croce decorato del gran cordone dell’ordine della Corona
Libia, sul quale ebbe la d’Italia, grande ufficiale dell’ordine dei santi Maurizio e Laz-
promozione a capitano zaro. Progettista navale. Capo di Corpo. Ministro delle armi e
di fregata. L’entrata in armamenti.
guerra dell’Italia nel pri- Nato a Nizza Marittima (Regno di Sardegna) il 16 marzo

