Page 540 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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540                                           Uomini della marina  1861-1946



                                                                          Assunse l’incarico di capo del Corpo sanitario della Regia
                                                                       Marina nel gennaio del 1862 e nel 1866, nell’imminenza di
                                                                       uno scontro navale contro la flotta austriaca nel corso della
                                                                       campagna  navale  in Adriatico  della  terza  guerra  d’indipen-
                                                                       denza,  chiese  all’ammiraglio  Persano,  comandante  in  capo
                                                                       dell’Armata, di imbarcare sulla fregata corazzata Re d’Italia.
                                                                       Nella sfortunata battaglia di Lissa, il 19 luglio, trovò morte
                                                                       gloriosa nell’affondamento dell’unità.
                                                                          Importante figura della professione medica e di ufficiale di
                                                                       Marina lungamente destinato a bordo (più di 12 anni) e profon-
                                                                       damente impegnato nell’opera di unificazione dei servizi delle
                                                                       Marine pre-unitarie e della formazione professionale.
                                                                          La Marina, memore della sua opera di benemerito in un’e-
                                                                       poca di grandi sviluppi nel campo della medicina marittima, in
                                                                       più occasioni ne illustrò l’attività: iscrizioni commemorative
                                                                       furono poste nelle ex infermerie autonome di Napoli e di Ve-
                                                                       nezia, oggi trasferite al ministero dei Beni Culturali, e il suo
                                                                       nome fu dato per ben due volte (1877 e 1921) a una cisterna
                                                                       per acqua, intitolandogli, infine, l’Infermeria autonoma M.M.
                                                                       di Augusta, tuttora in esercizio.


                                                                       VERITÀ POETA GIORGIO

                                                                          Capitano di corvetta, cavalie-
                                                                       re dell’ordine della Corona d’Ita-
                                                                       lia e dell’ordine dei santi Mauri-
                                                                       zio e Lazzaro. Crittografo.
                                                                          Nato a Rovereto (Trento) il 26
                       Lapide commemorativa apposta sulla facciata     settembre 1903, fu ammesso nel
                            del municipio di Bosco Marengo.            1918  all’Accademia  Navale  di
                                                                       Livorno,  conseguendo  nel  1923
               sul brigantino Eridano, impegnato in una campagna in Oceano   la nomina a guardiamarina. Dopo
                                                     a
               Pacifico e sul quale fu nominato chirurgo di 2 classe, arricchi-  un imbarco sulla nave da batta-
               rono il suo bagaglio di esperienze e conoscenze professionali.   glia  Giulio  Cesare, fu destinato
               Rimpatriato,  continuò  a  lungo  negli  imbarchi,  partecipando   alla Scuola idrovolanti di Taranto
               anche alle vicende belliche del periodo affrontate dal Regno di   per il corso di osservatore di aereo al cui termine, 1925, già
               Sardegna: sulla fregata a vela San Michele (1847-1849) parte-  sottotenente di vascello, ricevette il relativo brevetto.
               cipò alla campagna navale in Adriatico nel corso della prima   Nel biennio 1926-1927 fu destinato alla 187  Squadriglia
                                                                                                                a
               guerra di indipendenza, venendo promosso chirurgo di 1 clas-  idrovolanti schierata a Lero, e nel 1928, promosso a novembre
                                                               a
               se, e sulla pirofregata Governolo (1855), nel grado di medico   tenente di vascello, dopo un breve periodo di insegnamento
               di reggimento di 2 classe, durante la guerra di Crimea. Nel   alla scuola  civile  di  pilotaggio  di  Portorose  (Pola),  imbarcò
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               corso di tale campagna fece l’esperienza professionale più in-  fino al 1931 sulla nave da battaglia Andrea Doria a Taranto,
               tensa, trovandosi ad affrontare le malattie più gravi, dal colera,   impegnata in attività di squadra. Destinato a bordo del nuo-
               alla dissenteria, al vaiolo, al tifo e al congelamento, oltre a   vo cacciatorpediniere Ostro quale ufficiale in 2 , ebbe poi il
                                                                                                                a
               dover risolvere il grave problema del trasferimento dei malati   comando della torpediniera Generale Antonio Cascino, dalla
               e dei feriti con le navi verso gli ospedali.            quale sbarcò a fine 1932. Dopo periodi di destinazioni a terra
                  Tutte esperienze che influirono su di lui, determinando l’i-  per convalescenza a seguito di un incidente occorso a bordo
               dea della necessità di una nave dedicata al trasporto dei feriti e   del Doria, fu destinato nel 1936 a Roma al Ministero, presso
               alle loro prime cure, idea che potrà realizzare quando diverrà   lo stato maggiore, ufficio informazioni, conseguendo nel 1937
               medico ispettore nel 1862  e  che concretizzerà nella trasfor-  la promozione a capitano di corvetta.
               mazione di una nave ausiliaria della nuova Marina italiana in   In tale destinazione, con l’appoggio dell’allora capo servi-
               nave ospedale, il Washington, all’epoca della terza guerra di   zio, ammiraglio Lais, ebbe modo di esplicare tutta la sua ver-
               indipendenza (1866), prima nave ospedale della Regia Marina.     satilità e capacità nel campo della matematica per promuovere
                  Dopo l’Unità d’Italia, 17 marzo 1861, fu avvertita la neces-  studi crittografici per i quali era estremamente dotato, riuscen-
               sità di unificare anche nel campo medico i regolamenti sanitari   do in breve tempo a ottenere importanti risultati basandosi, ol-
               delle Marine preesistenti, dando un ordinamento unitario e che   treché su una solida cultura matematica, come già detto, su una
               vide la luce un mese dopo, in aprile.                   sorprendente “intuizione crittografica” che nessun altro, dopo
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