Page 543 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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fu comandante in 2 della corazzata Giulio Cesare.
a
L’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giu-
gno 1940) lo colse in comando del cacciatorpediniere Fucilie-
re, con il quale partecipò alle battaglie di Punta Stilo, di Capo
Teulada e di capo Matapan, sbarcando nel luglio 1941. Per tale
attività fu decorato di medaglia di bronzo e di croce di guerra
al valore militare. Fu quindi destinato all’alto comando della
Marina (Supermarina), conseguendo la promozione a capitano
di vascello nell’aprile 1942. A novembre dello stesso anno fu
inviato in Tunisia, ove assunse il comando del reggimento “San
Marco”, con il quale partecipò alle ultime battaglie, cadendo
prigioniero di guerra degli americani l’8 maggio 1943. Per la
sua complessiva attività in guerra fu insignito della croce di
cavaliere dell’ordine militare d’Italia. Rimpatriato nel 1944 fu
comandante degli incrociatori Eugenio di Savoia e Raimondo
Montecuccoli.
Dal 1947 al 1952 fu direttore dell’Istituto idrografico e co-
mandante di Marina Genova.
Nel novembre 1952 fu collocato a disposizione, essendo
stato nominato presidente del Bureau Hydrographique Inter-
national di Monaco, carica che tenne fino al 1967.
Promosso contrammiraglio nel 1954 e ammiraglio di di-
visione in ausiliaria nel 1959; nel 1969 fu iscritto nel ruolo
d’onore e promosso ammiraglio di squadra (r.o.) nel 1970.
Morì a Genova il 3 giugno 1979.
Della sua esperienza sul pack ha lasciato un volume di ri-
cordi, 48 Giorni sul Pack, Milano, Mondadori Editore, 1929
e, della sua vita in Marina, In mare, in terra, in cielo, Milano,
Mursia Editore, 1977.
VIGNA CARLO
Ispettore del Corpo del genio
navale, commendatore dell’ordi-
za di dirigibili, per la spedizione polare dell’aeronave Italia al
comando del maggiore generale del genio aeronautico Umber- ne dei santi Maurizio e Lazzaro e
to Nobile, insieme ai capitani di corvetta Adalberto Mariano dell’ordine della Corona d’Italia.
(vds.) e Filippo Zappi (vds.), con compiti inerenti al servizio Valente progettista navale. Depu-
rotta e alla determinazione del punto nave mediante osserva- tato al Parlamento.
zioni astronomiche. Dopo il sorvolo del Polo Nord il dirigibile, Nato a San Giorgio Canavese
per cause che non furono mai determinate, il 25 maggio 1928 (Ivrea) il 26 giugno 1828, con-
cadde sul pack, lasciando i superstiti isolati per l’impossibilità seguì all’università di Torino a
di stabilire un contatto radio con la nave appoggio Città di Mi- fine 1859 la laurea in ingegneria
lano, al comando del capitano di fregata Giuseppe Romagna idraulica e architettura civile. En-
Manoia (vds.). Il collegamento radio fu stabilito solo il 6 giu- trò quindi nel Corpo degli ingegneri costruttori navali della
gno, dopo quasi due settimane, grazie soprattutto alla pertinace Real Marina sarda come allievo ingegnere, passando nel 1861
a
volontà e insistenza del capo di 3 classe RT Giuseppe Biagi nella Regia Marina e venendo promosso l’anno dopo sottoin-
a
(vds.). gegnere di 3 classe. a a
Dopo la partenza il 24 giugno del generale Nobile con un Sottoingegnere di 1 classe nel 1864, ingegnere di 1 classe
volo di soccorso, assunse il comando dei superstiti rifugiati nel 1867, fu destinato in parecchie riprese a Bordeaux e a Li-
sotto una tenda rossa, in attesa del salvataggio, che avvenne vorno negli anni 1868, 1869 e 1871 per sorvegliare i lavori del-
solo il 12 luglio a mezzo del rompighiaccio sovietico Krassin. la pirofregata corazzata Ancona e della cannoniera corazzata
Rimpatriato, ebbe imbarchi su cacciatorpediniere e, pro- Faà di Bruno, incarico intercalato nel 1870 dall’insegnamento
mosso capitano di corvetta nel 1933, fu destinato al reparto delle costruzioni navali agli ufficiali subalterni di vascello e
informazioni dello stato maggiore e nel 1934-1935 ebbe il del genio navale del corso di perfezionamento. Dal 1871 al
a
comando del cacciatorpediniere Giuseppe Sirtori, dislocato 1874, ingegnere di 1 classe, fu destinato in Francia a Rive de
a Bengasi (Libia). Capitano di fregata nel 1936, fu addetto Gier per seguire alcuni lavori per conto della Marina, e dal
all’ufficio di Gabinetto del ministro, e nel biennio 1937-1939 1874 fu destinato a Roma, presso il ministero, nominato capo

