Page 545 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               secondo, sergente palombaro Giovanni Magro (vds.), riuscì ad   1944, in quello di maggiore generale, alla ripresa dell’attività
               affondare la petroliera britannica Denbydale, di 8145 tsl. Per   didattica e formativa degli allievi ufficiali. Nel biennio 1944-
               tale azione ebbe la seconda medaglia d’argento al valore mili-  1945 abbinò alla carica di insegnante in Accademia Navale
               tare sul campo.                                         quello di direttore generale delle costruzioni navali e dal 1945
                  La terza missione contro Gibilterra, operata direttamente   al 1947, lasciato l’insegnamento, fu capo reparto studi della
               dalla baia di Algeçiras da bordo della petroliera Olterra, dalla   stessa direzione. Promosso tenente generale, assunse la presi-
               quale partirono tre S.L.C. la notte sull’8 dicembre 1942, ebbe   denza del Comitato studi, esperienze e progetti navali, carica
               un esito sfortunato: il mezzo pilotato da Visintini, avvistato e   che mantenne fino al 1951, quando fu posto a disposizione.
               inquadrato dal fuoco del tiro avversario, fu affondato con esito   Durante tale periodo furono elaborati una serie di interventi
               letale per i due operatori. Qualche giorno dopo le loro salme   di “chirurgia navale”, cui furono sottoposte quasi tutte le unità
               furono recuperate dai britannici che le seppellirono in mare   risalenti al periodo bellico.
               con gli onori militari.                                    Fu capo di Corpo dal febbraio 1944 all’aprile 1951, quando
                  La medaglia d’oro al valore militare alla memoria coronò   fu collocato a disposizione. Promosso generale ispettore del
               il suo estremo sacrificio premiandone il valore e la costanza.  genio navale nel 1953, nel 1955 gli fu conferita la medaglia
                                                                       d’oro di 1 classe per la compilazione delle opere didattiche di
                                                                               a
                                                                       Meccanica Razionale e Esercizi di meccanica razionale, editi
               VITERBO FRANCESCO                                       dall’Accademia Navale nel 1941, che costituirono incompa-
                                                                       rabili testi di studio per i giovani ufficiali dei Corpi tecnici di
                  Generale  ispettore  del  Cor-
               po del  genio  navale,  cavaliere                       parecchie generazioni.
                                                                          Collocato in ausiliaria per limiti di età nel 1958, morì a
               dell’ordine dei santi Maurizio e                        Napoli l’11 agosto 1985.
               Lazzaro, commendatore dell’or-
               dine della Corona d’Italia, gran-
               de ufficiale dell’ordine della Re-                      VITTURI ALESSANDRO
               pubblica Italiana. Capo di Corpo.
               Valente  studioso e  docente  di                           Tenente di vascello, medaglia
               meccanica  razionale,  meccanica                        di bronzo al valore militare.
               applicata e matematica.                                    Nato a Vicenza il 22 novem-
                  Nato a Napoli il 13 settembre                        bre  1879,  fu  ammesso  all’Ac-
               1893,  richiamato  alle  armi  nel                      cademia  Navale di Livorno nel
               1915, svolse fino al 1917 servi-                        1894,  conseguendo  la  nomina  a
               zio di leva nei ranghi dell’Esercito, prima come sottotenen-  guardiamarina  nel  1899.  Imbar-
               te nell’Arma del genio presso il 3° Reggimento e quindi nel   cò  sull’ariete  torpediniere  Lom-
               grado di tenente, quando nell’ottobre dello stesso anno cessò   bardia  negli  anni  1901-1903,
               di far parte dei ruoli degli ufficiali dell’Esercito perché nomi-  partecipando  alla  campagna
               nato, a seguito di concorso in Marina, tenente del Corpo del   dell’Estremo Oriente, in particolare all’azione contro il forte
               genio navale in servizio permanente. Laureatosi nel 1917 in   di Shanghai. Rimpatriato, frequentò i corsi speciali per som-
               ingegneria industriale presso il Politecnico di Napoli, nel 1919   mergibili e di elettrotecnica conseguendo le rispettive caratte-
               conseguì presso la stessa università la laurea in ingegneria na-  ristiche. Nel 1907 fu promosso tenente di vascello.
               vale e meccanica.                                          Nel corso della guerra italo turca (1911-1912), imbarcato
                  Dopo un primo periodo di imbarco sul cacciatorpediniere   sulla corazzata Sicilia, partecipò con il reggimento Marina allo
               Pontiere nel periodo 1920-1921, nel grado di capitano e nel   sbarco a Tripoli e a varie azioni navali in Egeo, distinguendosi.
               biennio successivo a bordo della corazzata Duilio, la sua car-  La guerra mondiale (1915-1918) lo trovò in comando del
               riera si svolse praticamente nelle sedi di Livorno e negli ultimi   sommergibile  Medusa,  piccolo  scafo  appartenente  al  tipo
               anni di Roma, presso il ministero. Abbinò sovente al continuo   “Laurenti”, dal nome del suo progettista (vds.). Nonostante le
               incarico di insegnante di materie tecniche all’Accademia Na-  precarie condizioni di salute non esitò a prendere il mare per
               vale di Livorno quella di addetto e quindi di direttore del locale   una missione nelle acque di Pola, al termine della quale, il 10
               Ufficio tecnico della Marina. Nel 1928, maggiore del genio
               navale, si laureò in matematica presso l’università di Pisa, con-  Il sommergibile Medusa. Spezia, 1912
               seguendo nel 1931 la libera docenza in meccanica applicata
               alle macchine.
                  Grazie ai suoi studi sulla robustezza dei cilindri cavi gli
               fu conferita la medaglia d’argento di 1 classe per lavori utili
                                                a
               alla Marina, sempre svolgendo incarichi di insegnante pres-
               so l’Accademia Navale, di cui seguì nel corso della seconda
               guerra mondiale i trasferimenti nel nord Italia e quindi, alla
               dichiarazione dell’armistizio (8 settembre 1943),  a Brindisi,
               collaborando prima nel grado di colonnello e successivamente,
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