Page 541 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               la sua morte, ha mai posseduto in egual misura.            Nel corso della guerra italo turca (1911-1912), fu coman-
                                                                                         a
                  La sua dedizione e la sua operosità furono pienamente rico-  dante in capo della 2 Squadra e dopo poco tempo assunse il
               nosciute dalla Marina, seppure tardivamente, che gli assegnò   comando in capo delle Forze Navali Riunite con insegna sulla
               nel febbraio del 1940, alla memoria, la medaglia d’oro di 1 a   corazzata Vittorio Emanuele e poi sulla corazzata Regina Ele-
               classe per lavori utili alla Forza Armata.              na. Ricevette per il modo con il quale assolse il comando la
                  Morì a Roma il 22 ottobre 1939 in circostanze poco chiare,   decorazione di grande ufficiale dell’ordine militare di Savoia,
               dopo una riunione conviviale.                           in particolare per aver costretto entro i Dardanelli la flotta tur-
                  A  lui  va  dato  merito  della  nascita,  dell’organizzazione e   ca, impedendone il contrasto alle nostre operazioni in Egeo, in
               dell’operatività dell’Ufficio intercettazioni estere e crittogra-  Cirenaica e Tripolitania. Nel 1913, quando lasciò il comando
               fico della Regia Marina, che in seguito, ampliato e potenziato   in capo fu nominato senatore del Regno.
               negli organici con altri valenti e versati ufficiali, assumerà un   Nell’agosto 1914, a primo conflitto mondiale già in atto, fu
               ruolo importante quanto efficace nel corso della guerra in Me-  nominato ministro della Marina, carica che tenne fino al set-
               diterraneo.                                             tembre 1915, quando si dimise per difformità di vedute circa
                                                                       la condotta della guerra con il comandante in capo delle forze
                                                                       navali mobilitate, Luigi di Savoia duca degli Abruzzi (vds.).
               VIALE LEONE                                                Ritornò a Spezia comandante in capo del Dipartimento ma-
                                                                       rittimo e della piazza, carica che tenne fino al collocamento in
                  Viceammiraglio, grande uffi-
               ciale dell’ordine militare di Savo-                     ausiliaria nel giugno 1916. In riconoscimento dei servizi resi,
                                                                       il re Vittorio Emanuele III gli conferì il titolo di conte.
               ia, cavaliere di gran croce deco-                          Si spense a Genova il 2 febbraio 1918.
               rato del gran cordone dell’ordine                          Nobile  figura  di  ammiraglio  e  comandante  in  mare,  che
               della Corona d’Italia e dei santi                       fece rifulgere potenza e valori della Marina italiana in occasio-
               Maurizio e Lazzaro. Senatore del                        ne del conflitto italo turco e nei primi mesi difficili dell’entrata
               Regno, ministro della Marina                            dell’Italia nella grande guerra.
                  Nato a  Ventimiglia (Porto
               Maurizio, ora Imperia) il 24 ago-
               sto 1851, fu ammesso alla Scuola                        VIAN GIUSEPPE
               di  Marina  di  Genova  nel  1866,
               conseguendo la nomina a guar-                              Generale  ispettore  del  Corpo
               diamarina nel 1871. Imbarcò sulla corvetta di primo rango a   del genio navale, croce al merito
               ruote Governolo, che negli anni 1872-1874 effettuò una cam-  di guerra, cavaliere di gran croce
               pagna in Estremo Oriente. Fu poi imbarcato a lungo su unità   dell’ordine  della  Corona  d’Italia
               corazzate,  conseguendo  l’idoneità  al  servizio  artiglieria  e  al   e dell’ordine dei santi Maurizio e
               materiale delle armi subacquee. Promosso tenente di vascello   Lazzaro. Capo di Corpo del genio
               nel 1883, espletò il comando su torpediniere; dal 1886 al 1890   navale. Autore di progetti e di stu-
               fu ufficiale d’ordinanza effettivo di Tomaso di Savoia duca di   di di architettura navale.
               Genova (vds.) e quindi ufficiale d’ordinanza onorario. Capita-  Nato  a  Venezia  il  27  novem-
               no di corvetta nel 1891 e capitano di fregata nel 1897, continuò   bre  del  1869,  entrò  a  vent’anni
               gli imbarchi; negli anni 1901-1903 ebbe il comando dell’arie-  all’Accademia Navale di Livorno,
               te torpediniere Umbria, impegnato in una lunga campagna in   e  quindi  come  allievo  ingegnere
               America centrale e meridionale, nel corso della quale fu en-  frequentò nel biennio 1890-1892 la Scuola navale superiore
               comiato per aver assolto brillantemente il comando e diverse   di ingegneria di Genova, conseguendo la laurea in ingegneria
               missioni diplomatiche di cui fu incaricato. Nel 1903-1904 fu   navale e meccanica con il grado di ingegnere di 2 classe. Dopo
                                                                                                               a
               comandante  della  corazzata  Regina  Margherita.  Dal  1904  al   i primi incarichi specialistici propri dell’ufficiale tecnico nei
               1905 fu primo aiutante di campo effettivo dell’ammiraglio To-  gradi subalterni, fu nel 1896 promosso ingegnere di 1 classe,
                                                                                                                    a
               maso di Savoia duca di Genova.                          grado nel 1904 definito capitano.
                  Promosso contrammiraglio nel 1906, fu comandante supe-  Maggiore  del  genio  navale  nel  1908,  tenente  colonnello
               riore del Corpo Reali Equipaggi (1906-1907) e direttore ge-  nel 1914, partecipò alla prima guerra mondiale come diretto-
               nerale del servizio militare e scientifico (1907-1908). Quale   re dell’Ufficio riparazioni delle navi dell’Armata a Brindisi e,
               comandante della Divisione volante (1908-1909), con insegna   1917, colonnello, fu direttore delle costruzioni navali dell’Ar-
               sulla  corazzata  Regina  Elena,  prese  parte  alle  operazioni  di   senale di Spezia, carica che tenne per circa cinque anni. Per
               soccorso alle popolazioni di Messina e Reggio Calabria, col-  le  speciali  benemerenze  acquisite  durante  il  periodo  bellico
               pite dal disastroso terremoto, ricevendo per la proficua opera   1915-1918 gli fu conferita l’onorificenza di ufficiale dell’ordi-
               prestata la medaglia d’oro di benemerenza. Dopo il comando   ne dei santi Maurizio e Lazzaro e la croce al merito di guerra.
               della  divisione  navale  fu nuovamente  direttore  generale  del   Gli anni 1920-1930 furono di feconda attività progettua-
               servizio militare e scientifico e nel 1911, promosso viceammi-  le per mettere a punto unità di armamento e velocità tali da
               raglio, assunse l’incarico di comandante in capo del Diparti-  contrastare i nuovi grossi  e molto veloci cacciatorpediniere
               mento e della Piazza marittima di Spezia.               francesi delle classi “La Fantasque” e “Mogador”. La risposta
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