Page 544 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               dell’Ufficio tecnico. Nel 1880-1881, direttore del genio nava-  dell’armistizio dell’8 settembre 1943, rifiutando ogni forma di
               le, fu direttore delle costruzioni navali nell’arsenale di Vene-  collaborazione con le forze germaniche e con la Marina della
               zia, e nel periodo 1882-1884 ricoprì lo stesso incarico nell’ar-  R.S.I., si diede alla macchia, raggiungendo la propria fami-
               senale di Napoli.                                       glia a Vicenza. Preso contatto con una formazione patriottica,
                  Nel 1884, ispettore del genio navale, rientrò a Roma, nomi-  operò nelle montagne del vicentino, facendo parte dal febbraio
               nato membro del Comitato dei disegni delle navi, dove svolse   1944 della brigata “Val Leogra”.
               un’intensa attività di progettista fino all’immatura scomparsa.   Nominato prima comandante di nucleo e poi di pattuglia
               Fu in questo periodo che venne avviata una grande e opero-  con il grado equiparato di sergente maggiore, fu noto con il
               sa attività progettuale per la costruzione nei cantieri nazionali   nome di battaglia di “Il Marinaio”. Durante una missione di
               delle navi della nuova Marina unitaria, cui dedicò tutta la pro-  guerra, circondato da ingenti forze tedesche, si batté coraggio-
               pria profonda conoscenza, perizia e valentia di tecnico e di   samente fino all’esaurimento delle munizioni. Catturato con
               ingegno: incrociatore corazzato Marco Polo, prima unità na-  altri compagni e condotto alla fucilazione, li incitava al supre-
               zionale del categoria, ariete torpediniere Etna, Vesuvio, Fiera-  mo sacrificio, e a Malga Zonta l’11 agosto 1944 immolava la
               mosca, incrociatori torpedinieri classe “Partenope”, incrocia-  sua giovane vita al grido di “Viva l’Italia”.
               tori Flavio Gioia, Amerigo Vespucci, Savoia, avviso Galileo   La massima decorazione al valore militare coronò il suo
               Galilei, unità che ben figurarono all’estero su tutti i mari con   sacrificio.
               una lunga carriera.
                  Fu eletto deputato al Parlamento nel 1880.
                  Morì a Roma, in servizio, il 6 ottobre 1890.         VISINTINI LICIO

                                                                          Tenente  di  vascello,  meda-
                                                                       glia d’oro al valore militare alla
               VINCON GUIDO
                                                                       memoria,  medaglia  d’argento  al
                  Sottocapo silurista, medaglia                        valore  militare sul campo  (due
               d’oro al  valore  militare  alla  me-                   concessioni), cavaliere dell’ordi-
               moria.                                                  ne della Corona d’Italia. Velico.
                  Nato a San Germano Chisone                           Operatore dei mezzi d’assalto su-
               (Torino)  il  22  maggio  1914,  fu                     bacquei.
               richiamato alle armi nel 1936 per                          Nato  a  Parenzo  (Pola)  il  12
               assolvere  agli  obblighi  del  ser-                    febbraio 1915, dopo aver conse-
               vizio di leva in Marina, venendo                        guito il diploma di capitano  di
               congedato  al  termine,  nel  1938,                     lungo corso presso l’Istituto nau-
               nel grado di sottocapo silurista.                       tico  di  Lussinpiccolo,  nel  1933
                  Il 24 giugno 1940, pochi giorni                      entrò  all’Accademia  Navale  di
               dopo  l’entrata  dell’Italia  nel  se-                  Livorno, conseguendo nel 1936 la nomina ad aspirante guar-
               condo conflitto mondiale (10 giugno), richiamato in servizio   diamarina.  Imbarcato  sull’incrociatore  Alberto  di  Giussano
               fu destinato al comando Marina di Tobruch e quindi, rimpa-  (1936-1937), su cui ebbe la promozione a guardiamarina, par-
               triato nel luglio del 1941, fu destinato a bordo del MAS 451,   tecipò alle operazioni militari in Spagna; fu quindi sull’incro-
               sul  quale  partecipò  allo  sfortunato  tentativo  di  forzamento   ciatore Bari (1937-1938), sul quale fu promosso sottotenente
               della base navale britannica di Malta nella notte sul 26 luglio   di vascello.
               1941. Trovò eroica morte durante un attacco aereo avversario   Seguirono  imbarchi  su  sommergibili  (Narvalo,  Atropo,
               mentre già ferito non abbandonava l’arma continuando a spa-  Dandolo, Luigi Torelli) e nel 1939 ebbe la medaglia di bronzo
               rare. Scomparve in mare con la sua unità.               al valore atletico per essersi distinto nello sport velico. L’en-
                  Alla sua memoria fu assegnata la massima ricompensa al   trata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10
               valore militare.                                        giugno 1940) lo colse alla Spezia destinato alla 1 Squadriglia
                                                                                                                a
                                                                       M.A.S.,  prima  denominazione  del  gruppo  mezzi  d’assalto,
                                                                       presso  cui  fu  addestrato  all’impiego  dei  mezzi  subacquei,  i
               VIOLA BRUNO                                             “Siluri a Lenta Corsa” (comunemente denominati “maiali”).
                                                                          Il 25 maggio 1941, con altri operatori, avvicinati dal som-
                  Marinaio radiotelegrafista, me-
               daglia  d’oro  al  valore  militare.                    mergibile Scirè al comando del capitano di corvetta Junio Va-
                                                                       lerio Borghese (vds.), partecipò al forzamento della base na-
               Partigiano combattente.                                 vale britannica di Gibilterra, missione che fallì per problemi
                  Nato a Vicenza il 6 settembre
               1924, volontario nella Regia Ma-                        tecnici, pur potendo tutti gli operatori rientrare felicemente in
                                                                       Italia. Per l’elevato coraggio e la tenacia messe in luce durante
               rina  dall’ottobre  1942  e  assegna-                   la missione fu decorato della prima medaglia d’argento al va-
               to  alla  categoria  radiotelegrafisti,                 lore militare sul campo.
               dopo la frequenza del corso venne                          Una seconda missione ripetuta il 19 settembre con le stes-
               destinato a Roma presso il distac-                      se modalità ebbe migliore esito, in quanto Visintini con il suo
               camento  della  Marina.  All’atto
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